Manoscritti, documenti di interesse musicale, riviste e musica a stampa
al servizio di chi fa musica

L’Archivio Musicale Santa Cecilia (sigla RISM: I-BRs) , costituito dall’anno 2007, è formato dall’insieme dei documenti musicali, storico-musicologici, liturgico-musicologici, di didattica musicale e multimediali di proprietà della Fondazione Diocesana Santa Cecilia e da documenti di similari tipologie provenienti da enti ecclesiastici, a cominciare, in primis, dall’Archivio Musicale del Seminario Vescovile Diocesano di Brescia e non ecclesiastici, da singole istituzioni e persone, fatti pervenire in deposito, in donazione o con qualsiasi altro titolo giuridico.

Grazie alle donazioni e all’acquisizione di diversi fondi musicali,
l’Archivio Musicale Santa Cecilia rappresenta un’importante fonte per la ricostruzione di aspetti della storia musicale italiana e bresciana in particolare.

L’archivio viene costantemente aggiornato grazie all’attivazione di abbonamenti a riviste di musicologia, canto liturgico e corale, organaria e letteratura organistica. Vivace è l’attività di scambio e relazione, in Italia e all’estero, con altre biblioteche e singoli studiosi al fine di condividere informazioni e materiale.

Dal 2015, con il contributo della Fondazione della Comunità Bresciana e della Regione Lombardia, si sta via via catalogando tutto il posseduto dell’Archivio nel Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN) e si è anche proceduto alla digitalizzazione di musica vocale sacra, di opere del fondo prezioso e dell’archivio delle Grazie, nonché di stampe di autori bresciani.

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Le sezioni dell’Archivio Musicale

IL FONDO PREZIOSO

Il fondo prezioso raccoglie stampe e manoscritti musicali provenienti da acquisizioni di diversa provenienza. È stato interamente catalogato in SBN grazie all’annuale (e provvidenziale) cofinanziamento della Regione Lombardia.

I manoscritti più antichi risalgono al XVIII secolo. Fra i manoscritti più pregevoli ricordiamo alcune stesure autografe di Antonio Bazzini, un Concerto per fagotto e pianoforte di Rossini, le composizioni (anche queste in stesura autografa) di Giovanni Premoli, di Paolo Chimeri e di Pietro Gnocchi. La collezione di stampe allinea edizioni di grande pregio e rarità che vanno dal XVI al XX secolo: possiamo consultare alcune opere di Ferdinando Turrini “Bertoncino” e di suo zio, Ferdinando Bertoni e parti staccate di opere di Cossoni, Viadana e Gastoldi, Ampiamente rappresentate sono le pubblicazioni dell’Istituto Editoriale Italiano e dei Classici Musicali Italiani, collane che costituiscono i primi tentativi della musicologia italiana di approntare “edizioni critiche” di musica antica.

Molti sono gli autografi di autori di ambiente bresciano: A. Bambini (1880-1953), N. Baronchelli (1886-1956), A. Bazzini (1818-1897), I. Capitanio (1874-1944), P. Chimeri (1852-1934), G. Denti (1882-1977), P. Gnocchi (1678-1771), G. B. Premoli (1851-1930), M. Nicolosi (sec. XVIII-XIX), L. Vismara (1871-1920).

LA SEZIONE MODERNA

La parte moderna dell’Archivio Musicale proviene in gran parte da donazioni succedutesi nel tempo. Nucleo di base sono edizioni musicali, saggi e riviste del periodo ceciliano, fra XIX e XX secolo.

Della prima metà del 1900 sono musiche organistiche e vocali sacre di: A. Bambini (1880-1956), M. E. Bossi (1861-1925), G. B. Campodonico (1892-1958), F. Caudana (1878-1963), R. Manari (1887-1933), L. Perosi (1872-1956), O. Ravanello (1871-1938), R. Remondi (1851-1928), M. Tosi (1884-1959), F. Vittadini (1884-1948).

La saggistica musicale è invece ben rappresentata non solo nella sua produzione ceciliana ma anche con pubblicazioni recenti grazie soprattutto alla biblioteca donata dagli eredi di Sergio Martinotti (1932-2012) e ad acquisti mirati.

L’Archivio conserva molte annate di riviste ormai scomparse sia di interesse liturgico sia di impostazione ricreativa (Note d’Archivio per la Storia Musicale (I serie), Musica Sacra, Ars et Labor, Musica Orante, La Schola Cantorum…).

Attualmente sono attivi abbonamenti a riviste di musicologia, canto liturgico e corale, organaria e letteratura organistica (Bollettino ceciliano, L’Organo, Choraliter, Organistica, Voix nouvelles, Arte organaria e organistica, Caecilie…).

Non va dimenticata neppure la disponibilità di consultare i programmi delle varie iniziative musicali che si svolsero a Brescia nel passato più recente. L’Archivio infatti conserva i programmi completi di queste serie concertistiche: le edizioni storiche delle Settimane di musica barocca, Festival Antegnati e Proposte d’ascolto alla Pace.

MUSICA ORGANISTICA

Il corpus della musica organistica, grazie agli acquisti della Fondazione Diocesana Santa Cecilia e a diverse donazioni, comprende pregevoli opere che si affiancano alle numerose pubblicazioni ceciliane.

Fra gli ultimi doni arrivati, va segnalato il fondo di Eva Frick Galliera (1937-2015) che accoglie il repertorio completo di una concertista di livello internazionale.

Dalle opere di Johann Sebastian Bach presenti in diverse edizioni anche storiche (Breitkopf & Härtel, Bornemann, Peters) al Buxheimer Orgelbuch fino a rappresentanti della musica organistica contemporanea (fra gli altri, Bruno Bettinelli, Flor Peeters, Olivier Messiaen, Frank Martin): ogni organista può agiatamente trovare qualcosa di particolarmente interessante.

MUSICA VOCALE SACRA

La sezione di musica vocale sacra è ricca di testimonianze ceciliane con opere dei maggiori compositori italiani del tempo (Refice, Casimiri, Bottazzo, Mitterer, Ravanello, Tebaldini, Caudana, Capocci…).

Molto interessanti anche gli archivi della Basilica delle Grazie e della parrocchia di S. Alessandro che permettono di ricostruire la vita musicale delle due chiese, a partire dal XIX secolo. Sono infatti conservate – in stesura per lo più autografa – innumerevoli opere dei maestri di cappella e degli organisti che in quelle chiese operavano: dai due Arici (Marco e Angelo) a Luigi Manenti, da Isidoro Capitanio a Giovanni Lodrini, da Giovanni Consolini a Costantino Quaranta, una lunga serie di musicisti che meritano di essere studiati e riproposti all’ascolto.

Non mancano, nei due fondi, anche composizioni di autori del XVIII secolo (Jommelli, Pallavicini, Sarti, Palladino, Bartoli, Gnocchi…) ed è anche presente, nell’archivio musicale di S. Alessandro, una significativa collezione di operine in musica che venivano rappresentate nel teatrino dell’oratorio parrocchiale agli inizi del ‘900.

Il Patrimonio
dell’archivio

Libri e riviste
Materiale catalogato in SBN 15.000
Riviste: 51
Materiale pregiato
Manoscritti catalogati: 2.750

Cinquecentine: 

2
 

cui si aggiungono i molti microfilm del Fondo Marenzio, contenenti le opere di compositori bresciani

Edizioni rare: 300
Audiovisivi

Direzione e contatti

Don Alberto Donini

Conservatore dell’Archivio Musicale

Diplomato in musica corale e direzione di coro e in composizione sotto la guida di Giancarlo Facchinetti presso
il Conservatorio di Musica “Luca Marenzio” di Brescia, ha conseguito il Magistero in Canto Gregoriano presso il PIAMS di Milano. Tiene corsi e seminari sulla prassi esecutiva del canto gregoriano, di direzione di coro e pratica corale.

Mariella Sala

Coordinatore di catalogazione e digitalizzazione

Dopo il diploma in Organo e Composizione Organistica, ha conseguito il diploma in Paleografia e Filologia Musicale e la laurea in Musicologia presso l’Università di Pavia.

Già bibliotecaria del Conservatorio di Musica “Luca Marenzio” di Brescia, si occupa specificatamente di ricerca bibliografico- musicale e di storia musicale bresciana.

Come accedere ai contenuti
dell’archivio

I contenuti dell’Archivio Musicale sono a disposizione di musicisti e studiosi.
É possibile consultare il materiale di interesse sia presso la sede, sia su richiesta via mail. I libri sono disponibili anche in prestito.

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LA RUBRICA
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Curiosità, suggerimenti, approfondimenti
In questa sezione il responsabile dell’archivio musicale condivide
contenuti inediti, le “scoperte” provenienti da altri archivi e i consigli su riviste e novità.

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Archivio Musicale
Santa Cecilia

Scuola di Musica
Diocesana di Brescia

Via Bollani, 20 – 25123 BRESCIA

Orari di apertura al pubblico

Martedì 15-18
Mercoledì 15-18
Giovedì 15-18
Venerdì 9-12
   
   

L’Archivio musicale rimane chiuso nei mesi di luglio, agosto e settembre.

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